A stagione praticamente quasi conclusa, si può dire che il mondo dell’hospitality in Italia ha chiuso nel migliore dei modi sotto il punto di vista dei ricavi, ma certamente non si può negare che abbia attraversato una serie di problematiche, più o meno note a tutti.
Tutto questo ce lo possono confermare i titolari e i direttori delle strutture alberghiere italiane, ma soprattutto Alessandro D’Andrea, Presidente ADA (Associazione Direttori d’Albergo) e General Manager dell’Hotel Senato di Milano, che afferma: “La stagione è certamente andata molto bene in termini di occupazione e in termini di prezzo medio. In tutta l’Italia è tornato il turismo ed è stato fatto un ottimo lavoro. Tuttavia, ci sono state delle difficoltà verso il termine della stagione, a causa dei rincari di cui ormai tutti siamo a conoscenza”.
Gli alberghi, infatti, non dovranno solamente fare i conti con i rincari delle bollette, ma anche con il conseguente aumento di tutti i costi, a partire dai fornitori, che a loro volta si ritrovano a sostenere dei costi piuttosto ingenti per fronteggiare le richieste.
Le problematiche che in questo momento ci si trova a dover affrontare riguardano inoltre un’incertezza legata agli interventi dello Stato che ancora non si sa come verranno messi a punto per supportare aziende e cittadini. La situazione dell’est Europa con la guerra, i contagi da Covid-19 e altre situazioni internazionali potrebbero mettere a rischio il resto della stagione, ma ci sono anche degli aspetti positivi da porre senza dubbio in primo piano: l’Italia rimane un paese molto forte e un paese che tutto il mondo vuole visitare, tanto che anche in questo periodo dell’anno l’Italia rimane una delle mete più ambite e ricercate dai turisti nazionali e internazionali.
Turismo e sostenibilità. Cosa si può fare?
In questo periodo si parla molto di sostenibilità e anche il mondo dell’hospitality può fare qualcosa. Il tema è alquanto importante e merita di essere approfondito. Credere nella sostenibilità è necessario, ma il primo passo da fare è legato al comportamento del singolo, al fine di ridurre gli sprechi, senza mai rinunciare alla qualità dei prodotti.
Come afferma Damiano De Crescenzo, Direttore generale Planetaria Hotels e Presidente di Hospitality in Asso Lombarda, “Sono i comportamenti del cliente, i comportamenti del personale, dei terzi e dei fornitori a fare la differenza”.
Essere attenti ai risparmi energetici e ai consumi è essenziale, ma oggi è molto difficile sostenere un’attività, perché le responsabilità che si hanno sono davvero tante. L’impegno sociale appare quindi primario per poter parlare di sostenibilità.
All’interno di un discorso in cui il fulcro è la sostenibilità legata al mondo del turismo, non può mancare un accenno anche all’ambito della ristorazione; la ristorazione alberghiera per un certo periodo è stata penalizzata, ma puntando sul territorio, sul km zero e sui valori del mangiare sano il punto di vista si è modificato, portando in alto anche il concetto di sostenibilità.
Turismo in Italia: l’importanza delle città minori
Investire nelle città minori è una decisione saggia, vuoi perché le città principali sono ormai sature, vuoi anche per i costi che queste città richiedono, ma ci sono anche tanti operatori del lusso che si stanno spostando su città secondarie, sempre ricercando le best location.
Dedicarsi al turismo in queste località è una scelta estremamente professionale e consente di lavorare al meglio, cercando di trarre benefici che si estendono a 360 gradi.
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